
La sonda della Nasa ha fotografato vari istanti del passaggio davanti al disco del Sole di Phobos e Deimos, rispettivamente del diametro di 11,5 e 2,3 chilometri. Le due eclissi marziane hanno avuto una breve durata, poche decine di secondi. Entrambe le lune, date le loro ridotte dimensioni, non sono riuscite a oscurare totalmente la nostra stella. Ma solo a proiettare una piccola ombra passeggera sulla sue superficie.
Lo spettacolare fenomeno delle eclissi è importante dal punto di vista scientifico. Anche su Marte, spiega la Nasa. “Serve, infatti, a comprendere meglio le orbite di Phobos e Deimos intorno al Pianeta rosso”, chiariscono gli esperti del Jpl. Phobos, ad esempio, orbita molto vicino a Marte, a una distanza di circa 5.800 chilometri, contro i quasi 400.000 della Luna dalla Terra. Deimos, il più piccolo satellite del Sistema Solare, è un po’ più lontano, a circa 23.500 chilometri. Distanze ravvicinate che, per effetto dell’attrazione gravitazionale di Marte, porta a periodici cambiamenti dell’orbita delle sue lune. Soprattutto di Phobos, destinata tra circa 50 milioni di anni a schiantarsi sul Pianeta Rosso.
