Malattia di Chron: nei bambini nutrizione enterale efficace come gli steroidi

(Reuters Health) – La nutrizione enterale esclusiva (EEN – exclusive enteral nutrition) sarebbe efficace quanto i corticosteroidi nell’indurre la remissione della malattia di Crohn nei pazienti pediatrici e potrebbe essere usata per ottenere la guarigione della mucosa. Ad affermarlo, ancora una volta, è stata una metanalisi pubblicata da Alimentary Pharmacology and Therapeutics e coordinata da Arun Swaminath, del Lenox Hill Hospital di New York. I corticosteroidi sono tra i farmaci più comunemente utilizzati negli USA per indurre la remissione della malattia di Crohn, ma a livello pediatrico sono associati a ritardo della crescita, riduzione della densità ossea e soppressione della ghiandola surrenale. Sebbene in Europa la nutrizione enterale sia diffusa, meno del 4% dei gastroenterologi pediatrici americani la utilizzerebbe.

Lo studio
Per l’analisi, Arun Swaminath e colleghi si sono focalizzati su otto studi che avevano coinvolto, complessivamente, 451 pazienti e che avevano messo a confronto EEN con i corticosteroidi. Dai dati è emerso che i tassi di remissione non erano significativamente diversi tra i due gruppi. Inoltre, i pazienti trattati con la nutrizione enterale tendevano a restare in remissione più a lungo, anche se la differenza non era statisticamente significativa. Infine, i due gruppi non differivano per quel che riguardava i tassi di normalizzazione della proteina C-reattiva. Mentre in un’analisi esplorativa è emerso che i bambini che venivano trattati con la nutrizione enterale avevano probabilità 4,5 volte maggiori di andare incontro a guarigione della mucosa rispetto a chi veniva trattato con corticosteroidi. “E se la mucosa del colon migliora, il paziente avrà maggiori possibilità di evitare complicanze a lungo termine”, sottolinea Arun Swaminath. “Abbiamo studiato solo pazienti pediatrici – continua il ricercatore – ma sappiamo che la nutrizione enterale potrebbe funzionare altrettanto bene negli adulti. Inoltre, considerando i tanti trattamenti attualmente disponibili, forse nel futuro si dovrebbe pensare a combinare la EEN con un trattamento farmacologico per avere un effetto ancora più evidente nell’induzione della remissione”.

I commenti
Secondo Amit Assa, della Sackler Faculty of Medicine dell’Università di Tel Aviv, il messaggio principale di questo studio è che “la nutrizione enterale esclusiva dovrebbe essere offerta come terapia di prima linea per qualsiasi bambino con malattia di Crohn”. Richard Hansen, del Royal Hospital for Children di Glasgow, in Gran Bretagna, sottolinea che l’aspetto interessante è capire perché la tecnica è diffusa in Europa, Australia e Canada e non negli USA. Secondo l’esperto, “negli Stati Uniti il fatto che questo trattamento sia meno utilizzato potrebbe dipendere dalle assicurazione e dagli alti livelli di supporto multidisciplinare necessari al team, dai dietisti agli infermieri specializzati, coinvolti nella somministrazione della EEN”.

Fonte: Alimentary Pharmacology and Therapeutics

Will Boggs

(Versione italiana Popular Science)

 

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