Il blu di metilene potrebbe diventare la nuova arma contro la malaria. Il colorante, infatti, riesce ad uccide con rapiditĂ senza precedenti il parassita della malaria, risulta essere efficace anche contro i ceppi resistenti ai farmaci e soprattutto consente di prevenire nuovi contagi proprio per la sua azione rapidissima. A rivelarlo è un esperimento condotto in Mali e coordinato da Teun Bousema dell’universitĂ olandese Radboud, i cui risultati sono apparsi su The Lancet Infectious Diseases.
Premesse
Oltre alle resistenze farmacologiche, uno dei problemi delle terapie oggi in uso contro la malaria consiste nei tempi d’azione tutt’altro che rapidi. PiĂą a lungo il parassita resta in circolo nel sangue del paziente in terapia, maggiori sono le possibilitĂ che il paziente si renda veicolo di nuovi contagi se una zanzara lo punge e succhiandone il sangue si porta con sĂ© anche il parassita della malaria.
Lo studio
In questo lavoro gli esperti hanno visto che aggiungendo blu di metilene – un colorante innocuo molto usato nei laboratori – alla terapia classica contro la malaria, con artemisina, nel giro di 48 ore il paziente risulta guarito e non può piĂą trasmettere il parassita tramite il pizzico di zanzara perchĂ© nel suo sangue non ne resta traccia. Il colorante non ha effetti collaterali, a parte che colora le urine di blu, inconveniente cui i ricercatori stanno cercando di rimediare.