
Lo studio
I ricercatori hanno studiato 24 pazienti con Alzheimer e 24 controlli, per misurare lo strato delle fibre nervose retiniche (RNFL) e lo spessore della macula (struttura deputata alla visione centrale) attraverso tomografie computerizzate (OTC). Nei pazienti la visione con contrasto è stata sensibilmente peggiore rispetto ai controlli ed è stato il parametro funzionale più fortemente correlato alle misure strutturali. Inoltre, rispetto ai soggetti di controllo, è stato osservato in quelli con Alzheimer un assottigliamento della macula in tutti i quadranti ad eccezione della fovea, mentre lo strato delle fibre nervose retiniche era assottigliato nel quadrante superiore e inferiore medio. Secondo i ricercatori saranno necessari ulteriori studi, compresa l’analisi delle cellule gangliari retiniche, per meglio comprendere la fisiopatologia della disabilità visiva nei pazienti con Alzheimer e per capire anche l’utilità di questi test come biomarcatori della gravità e progressione della malattia.
Fonte: Eye
David Douglas
(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Popular Science)
