Le infezioni gravi di Covid-19 hanno provocato un’elevata incidenza di Long Covid in tutto il mondo e l’inattività fisica sembra essere un fattore di rischio associato a questa condizione in cui i sintomi debilitanti permangono per settimane o mesi dopo l’infezione. Lo rivela un recente studio pubblicato sulla rivista ‘Scientific Reports’.
I ricercatori dell’Università di San Paolo del Brasile hanno incluso in una coorte 749 pazienti di almeno 18 anni che erano stati ricoverati in ospedale per un minimo di 24 ore. A questi pazienti è stata diagnosticata l’infezione da Sars-CoV-2 tra marzo 2020 e agosto 2020 e hanno avuto una visita di follow-up tra 6 e 11 mesi dopo il ricovero durante la quale sono stati valutati vari parametri, tra cui l’attività fisica svolta, misurata tramite questionario.
La maggior parte dei pazienti faceva meno attività fisica di quanto raccomandato. Il 51% non ne faceva alcuna, il 62% ha detto di farne almeno una, il 58% da uno a quattro. Quasi il 37% dei pazienti ha riferito di aver fumato, il 58% aveva l’ipertensione, il 35% il diabete di tipo 2 e l’obesità era del 17%. Inoltre, tra i pazienti fisicamente inattivi, il 77% presentava dispnea, il 69% affaticamento, il 66% gravi dolori articolari e muscolari, il 66% insonnia, il 65% disturbo da stress post-traumatico, il 65% presentava disturbi della memoria, il 65% ansia, il 62% depressione, il 65% di perdita del gusto.
Il modello aggiustato ha rivelato che i pazienti con uno o più sintomi persistenti avevano una maggiore possibilità di essere fisicamente inattivi rispetto a quelli che non soffrivano di alcun sintomo. Mentre la depressione, i disturbi della memoria, l’ansia e la perdita dell’olfatto e del gusto non erano correlati all’attività fisica.