Litiasi: ne soffre 1 italiano su 11

calcoli renaliA soffrire di calcolosi renale in Italia è una persona su 11. Questo è quanto emerge da uno studio epidemiologico condotto da Pietro Manuel Ferraro, nefrologo e ricercatore della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica presentando una delle ricerche svolte nell’ambito della nutrizione umana in occasione della V edizione della “Giornata per la Ricerca” della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica e della Fondazione Policlinico A. Gemelli incentrata su “Il ruolo della Nutrizione nella salute, dalla prevenzione alla cura”.

La ricerca
“Da studi epidemiologici, a cui abbiamo contribuito – spiega Ferraro – si profila un ruolo della calcolosi nello sviluppo di condizioni come insufficienza renale cronica, osteoporosi e persino infarto miocardico”. La nutrizione ha un ruolo centrale nel proteggere dalla formazione dei calcoli renali, o nel favorirla, così “una nostra ricerca – prosegue – condotta su circa 200.000 persone, ha consentito di stimare come oltre la metà dei casi di calcolosi sia causata da abitudini nutrizionali scorrette e possa pertanto essere prevenuta modificandole”.

Sia un eccessivo introito calorico che un’alimentazione sbilanciata a favore di alcuni cibi (primi tra tutti quelli ricchi in proteine) causano modifiche alla composizione delle urine che possono favorire la formazione di calcoli. Un’altra ricerca “ha messo in luce – aggiunge – come un eccesso di bevande zuccherate possa essere nocivo, mentre caffè, tè, succhi di frutta (in particolare all’arancia) e in dosi moderate vino e birra sia protettivo”. “L’obiettivo è arrivare a ‘diete anti-calcoli’ personalizzate, ‘ritagliate’ sulla singola persona e sulle sue abitudini ed esigenze”, conclude Ferraro.

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