
La classifica analizza quanto gli articoli pubblicati su riviste scientifiche generano traffico sul web sotto forma ad esempio di post, tweet o voci di Wikipedia. L’articolo sull’Obamacare, il primo scritto da un presidente in carica su una rivista scientifica, ha totalizzato un punteggio di 8.063, frutto di quasi 9mila tweet e 200 post su Facebook. Più che doppiato quello al secondo posto, un’analisi del British Medical Journal sugli errori medici come terza causa di morte negli Usa, con un punteggio di 4.912.
Al terzo e quarto posto due studi sull’astronomia, quello sulle onde gravitazionali e uno sull’osservazione di un pianeta gigante fuori dal Sistema Solare, mentre al quinto si è piazzato un report di Jama Internal Medicine che ha dimostrato che l’industria negli Usa ha cercato di insabbiare le prove del legame tra zuccheri e malattie cardiache. Metà dei primi 100 articoli in classifica, spiegano gli autori, riguardano discipline mediche.
“Questa lista mostra gli articoli più condivisi, non i migliori – spiega però Euan Adie, curatore della classifica – perché non misuriamo se l’attenzione è positiva o negativa. Questi sono solo gli studi che hanno catturato di più l’immaginazione”.
