La polmonite uccide un bambino ogni 39 secondi

(Reuters News) – Lo scorso anno la polmonite, nonostante sia curabile e nella maggior parte dei casi prevenibile, ha ucciso più di 800.000 neonati e bambini piccoli.

In un rapporto su quella che hanno definito “un’epidemia dimenticata”, il fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia UNICEF, la charity internazionale Save The Children e altre quattro agenzie per la salute globale hanno esortato i governi a incrementare gli investimenti in vaccini per prevenire la malattia e in servizi sanitari e farmaci per curarla.

La polmonite è una patologia polmonare che può essere causata da batteri, virus o funghi. Le sue vittime devono combattere per respirare perché i loro polmoni si riempiono di pus e liquido.

La malattia può essere prevenuta con i vaccini e trattata con antibiotici e – in casi gravi – con ossigeno, ma nei Paesi più poveri, l’accesso a tutto questo spesso è limitato.

Lo scorso anno, più della metà dei bambini deceduti per polmonite si trovavano in Nigeria, India, Pakistan, Repubblica Democratica del Congo e Etiopia. La maggior parte dei piccoli non ha raggiunto i due anni di età.

“Milioni di bambini stanno morendo per mancanza di vaccini, antibiotici a buon mercato e trattamenti con ossigeno di routine”, ha affermato Kevin Watkins, direttore esecutivo di Save The Children. “Questa è un’epidemia globale dimenticata che richiede una risposta internazionale urgente”.

Secondo il rapporto, la polmonite causa il 15% dei decessi in bambini di età inferiore a 5 anni, ma rappresenta solo il 3% della spesa in ricerca sulle malattie infettive, restando molto indietro rispetto ad altre patologie come la malaria.

Fonte: Reuters Health News
Kate Kelland
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

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