La depressione da pandemia incide sul legame post partum madre-bambino

(Reuters Health) – La pandemia incide profondamente sul legame post partum fra madre e bambino, soprattutto se la mamma sviluppa sintomi depressivi, mentre l’ansia non sembra produrre lo stesso effetto. E’ quanto emerge da un’indagine on line pubblicata da Pediatric Research.

“Controllare la salute mentale dopo il parto è da sempre importante ma da quando c’è la pandemia è diventata una pratica fondamentale”, osserva Cindy Liu del Brigham and Women’s Hospital di Boston, a capo del team di ricercatori che ha condotto l’indagine, “Anche se c’è ancora da lavorare per verificare i target degli interventi, i nostri risultati indicano che se vogliamo proteggere il legame post partum dovremmo prestare particolare attenzione alla depressione materna”.

L’indagine è stata condotta su 429 donne che avevano partorito nei sei mesi precedenti e che hanno riposto a domande sulle esperienze legate al COVID-19, la gravidanza, lo stress e il benessere. L’età media delle partecipanti era 33,7 anni; il 91% era di etnia caucasica, il 93% possedeva il diploma o un’istruzione di grado superiore e l’89% aveva un reddito familiare pari o superiore a 75.000 dollari.

Il team ha osservato che, dopo il parto, i sintomi depressivi delle donne si correlavano a un’inferiore qualità del legame madre-bambino, mentre i sintomi d’ansia non si associavano al legame. L’autoefficacia della madre, ma non il supporto sociale, si legava a livelli qualitativamente più elevati del legame madre-bambino.

Anche le preoccupazioni per la salute legate al COVID-19 si associavano a una maggiore qualità del legame madre-bambino, mentre l’afflizione legata alla pandemia era significativamente correlata a un legame di qualità inferiore.

“Uno screening regolare per la depressione materna è ancora più importante nell’ambiente COVID. L’assistenza pediatrica primaria offre un’importante opportunità per tali screening, poiché le madri potrebbero dare la priorità agli appuntamenti medici dei loro bambini rispetto ai loro”.

“Bisogna essere cauti quando si interpreta il risultato secondo cui le preoccupazioni sulla salute legate al COVID-19 delle madri si associano a un legame madre-bambino di maggiore qualità in questo campione”, commenta Polina Umylny, del Pediatric Behavioral Health Integration Program presso il Children’s Hospital at Montefiore di New York, non coinvolta nello studio. “Non possiamo saltare alla conclusione che una maggiore ansia per la salute legata al COVID-19 sia protettiva per il rapporto madre-bambino”.

“L’ansia relativa alle preoccupazioni per la salute legate al COVID-19 e l’afflizione correlata al COVID probabilmente appariranno in maniera diversa per le donne che hanno dovuto tornare al lavoro in presenza poco dopo il parto”, ha osservato. “Analogamente, le donne con un partner o un altro membro della famiglia che ha dovuto continuare a lavorare fuori casa nei primi mesi di
“Le donne che sono diventate madri negli ultimi due anni hanno avuto un’esperienza totalmente diversa da quella delle madri che si sono occupate dei loro neonati prima dell’inizio della pandemia”, conclude Umylny.

Fonte: Pediatric Research
Marilynn Larkin
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

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