La carenza di ferro durante la crescita e nelle scelte alimentari

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La carenza di ferro nei bambini (2-10 anni) è molto frequente, in quanto altamente vulnerabili a causa del rapido aumento del volume sanguigno e della massa muscolare durante la crescita e lo sviluppo. Altri fattori che contribuiscono al fisiologico aumento del fabbisogno di ferro sono l’aumento di peso e l’attività fisica.

Situazioni di carenza di ferro possono comparire anche durante l’adolescenza (11-17 anni), periodo caratterizzato da un fabbisogno di ferro particolarmente elevato dovuto alla rapida crescita. Soprattutto nelle ragazze giovani, questa situazione, insieme all’inizio delle perdite di sangue con i primi cicli mestruali, può rendere instabile l’equilibrio del ferro. I livelli raccomandati di ferro (14 mg al giorno) possono essere raggiunti solo attraverso una corretta assunzione di carne, pesce, uova e verdure, che molto spesso non sono apprezzati dagli adolescenti.

Recentemente sono state rese pubbliche le nuove linee guida SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana) per il 2025, le quali evidenziano l’assunzione di riferimento giornaliero del ferro per i bambini e gli adolescenti1:

In aggiunta, non solo la crescita fisiologica fa sì che la richiesta di ferro sia crescente anno dopo anno, ma anche alcuni regimi dietetici, come le diete vegetariane e vegane, possono contribuire allo sviluppo di carenza di ferro.

DIETE VEGETALI
Le diete su base vegetale, se ben pianificate e adeguatamente integrate, sono considerate salutari sia per gli adulti che per i bambini.2 Tuttavia, permane un dibattito sul fatto che l’esclusione di alimenti di origine animale dalla dieta possa esporre a rischi nutrizionali alcuni gruppi di popolazione con esigenze specifiche, come i più piccoli in fase di crescita.3

I profili nutrizionali delle diete vegetariane e vegane possono variare molto tra loro, ma in linea generale possiamo identificare i deficit nutrizionali derivati da queste diete, sulla base della loro composizione alimentare. Alcuni studi scientifici, infatti, hanno evidenziato che i soggetti che seguono questi regimi alimentari hanno una più elevata probabilità di sviluppare delle carenze nutrizionali, in particolare di ferro, zinco, iodio, selenio, calcio, acidi grassi essenziali omega-3, vitamina B12, vitamina D e vitamina B12.4

Le carenze di micronutrienti sono ancora ampiamente diffuse tra bambini e adolescenti, con una stima del 50% dei bambini in età prescolare che presentano almeno una carenza di micronutrienti.5

Modificato dalla referenza: Neufingerl (2023)

Come mostrato nella figura sopra, sia il modello alimentare vegano che quello vegetariano presentano un potenziale rischio di inadeguatezza rispetto all’apporto di ferro, se non correttamente pianificate.

Ferro Alimentare
La biodisponibilità del ferro nelle diete vegetariane e vegane risulta essere più basso rispetto alla dieta onnivora. Il motivo del ridotto assorbimento del ferro risiede nel suo meccanismo di assorbimento, in quanto questo minerale si trova in due forme alimentari: ferro eme (facilmente assorbibile) e ferro non eme (scarsamente assorbibile).

L’assorbimento medio del ferro eme dai pasti contenenti carne è di circa il 25%. Nelle diete vegetariane, invece, la biodisponibilità di ferro non-eme è più bassa, pari al 5-10%, a causa di un elevato apporto di alimenti contenenti fitati e polifenoli. Infatti, queste sostanze inibiscono fortemente l’assorbimento del ferro in modo dose-dipendente, anche in piccole quantità, formando un legame con il ferro non ne permettono il corretto assorbimento intestinale.

In una review6 pubblicata nel 2023 sono stati valutati gli stati nutrizionali di bambini e adolescenti (2-18 anni) che seguono diete vegetariane e vegane, confrontandoli con quelli di coetanei onnivori. Lo studio ha evidenziato un rischio aumentato di apporti inadeguati di vitamina B12, ferro e zinco nei soggetti che seguivano regimi alimentari a base vegetale.

Infatti, gli autori sottolineano che, quando la dieta esclude totalmente o parzialmente gli alimenti di origine animale, è essenziale assicurare un’adeguata assunzione di una vasta gamma di alimenti vegetali ricchi di nutrienti come ferro, zinco, iodio, calcio e le vitamine B12 e D. Qualora questi non vengano consumati in quantità sufficienti, viene raccomandato l’utilizzo di integratori specifici, al fine di prevenire carenze e supportare una crescita e uno sviluppo ottimali.

LA TECNOLOGIA SUCROSOMIALE®
In commercio esistono molti integratori a base di ferro, ma non tutti contengono la stessa fonte di ferro, che a seconda della sua natura chimica, proprio come avviene per il ferro alimentare, può risultare più o meno biodisponibile.

Il ferro è caratterizzato da un retrogusto metallico in bocca e, una volta venuto a contatto con la mucosa gastrica, può dare effetti irritativi caratterizzati da dolore, nausea e stitichezza.

I prodotti SiderAL® contengono Ferro Sucrosomiale® (ferro pirofosfato) che viene avvolto da una matrice di fosfolipidi ed esteri saccarici degli acidi grassi; tutti questi elementi prendono parte ad una singola struttura, chiamata Sucrosoma® (Figura).

Figura: Stuttura del Sucrosoma®.

L’innovazione della tecnologia Sucrosomiale® è caratterizzata da un’ottima tollerabilità e permette l’assunzione di ferro in qualsiasi momento della giornata (con il pasto o lontano dai pasti), per lunghi periodi di tempo, e previene qualsiasi disagio comunemente associato all’assunzione di ferro, come il retrogusto metallico sgradevole, l’irritazione della mucosa gastrica, la nausea o la stitichezza.  Superando i limiti legati all’integrazione convenzionale di ferro, il Ferro Sucrosomiale® favorisce l’assunzione di questo importante nutriente in tutte le situazioni di carenza o aumento delle esigenze di ferro.7,8

Conclusione
Le scelte alimentari non correttamente pianificate e prive di alimenti di origine animale possono essere la causa di eventuali carenze nutrizionali, tra cui figura la carenza di ferro, che può influire negativamente sul corretto sviluppo in fase di crescita e sul benessere generale dei soggetti. In presenza di carenza diagnosticata, è consigliabile ricorrere all’integrazione alimentare con prodotti sicuri, efficaci e altamente tollerati, come i prodotti a marchio SiderAL®, per favorire un adeguato recupero.

Bibliografia:

  1. Tabelle riassuntive SINU 2025 (https://sinu.it/larn/)
  2. Craig W.J., et al. The Safe and Effective Use of Plant-Based Diets with Guidelines for Health Professionals. Nutrients. 2021;13:4144.
  3. Kiely M.E. Risks and benefits of vegan and vegetarian diets in children. Proc. Nutr. Soc. 2021;80:159–164.
  4. Bakaloudi DR, et al. Intake and adequacy of the vegan diet. A systematic review of the evidence. Clin Nutr. 2021 May;40(5):3503-3521.
  5. Stevens G.A., et al., Global Micronutrient Deficiencies Research G. Micronutrient deficiencies among preschool-aged children and women of reproductive age worldwide: A pooled analysis of individual-level data from population-representative surveys. Lancet Glob. Health. 2022;10:e1590–e1599.
  6. Neufingerl N, et al. Nutrient Intake and Status in Children and Adolescents Consuming Plant-Based Diets Compared to Meat-Eaters: A Systematic Review. Nutrients. 2023 Oct 11;15(20):4341. doi: 10.3390/nu15204341. PMID: 37892416; PMCID: PMC10609337.
  7. Gómez-Ramírez, E. Brilli, G. Tarantino, M. Muñoz. Sucrosomial® Iron: A New Generation Iron for Improving Oral Supplementation. Pharmaceuticals (Basel).2018 Oct 4;11(4):97.
  8. Gómez-Ramírez S, Brilli E, Tarantino G, Girelli D, Muñoz M. Sucrosomial® iron: an updated review of its clinical efficacy for the treatment of iron deficiency. Pharmaceuticals 2023;16:847.

 

 

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