
Lo studio
Per valutare se diete con restrizione di sodio possono portare un’errata interpretazione dello screening PA, il team dei ricercatori ha studiato 241 pazienti con ipertensione non trattati, con un rapporto aldosterone-renina superiore a 20, una dieta ad alto contenuto di sodio e li ha confrontati con pazienti alle prese con una dieta a basso contenuto di sodio.
I risultati hanno dimostrato che tra i partecipanti con dieta a basso contenuto di sodio i casi mancati di iperaldosteronismo erano più numerosi. “La restrizione di sodio – ha detto Vaidya – sebbene raccomandata per tutti i pazienti con ipertensione, può aumentare la renina e causare falsi negativi allo screening. Questo fenomeno è importante poiché denota la presenza di molti casi sub-clinici di iperaldosteronismo primario, che non sono riconosciuti come tali ma hanno significativi rischi cardiovascolari. Dal momento che l’iperaldosteronismo primario è presente almeno nel 10% degli ipertesi, milioni di americani non vengono diagnosticati correttamente e solo la punta dell’iceberg viene trattata”.
Fonte: J Clin Endocrinol Metab 2016
Marilynn Larkin
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
