Insonnia: un incubo per 9 milioni di italiani

sonnoSono 9 milioni gli italiani che devono fare i conti con l’insonnia cronica. Proprio per ricordare quali sono i grandi benefici che il sonno porta al cervello e, di contro, a cosa si va incontro se non si riesce a dormire, domani si celebrerà la Giornata Mondiale del Sonno.

La mancanza di sonno può avere conseguenze gravi

Negli ultimi 50 anni, evidenziano vari studi, si è registrata una riduzione media di sonno giornaliera di circa 1,5-2 ore ed è sempre più in aumento il numero di persone che soffrono di insonnia, con oltre il 45% della popolazione italiana che soffre di insonnia acuta o transitoria. La riduzione di sonno è causa già il giorno seguente di stanchezza, deficit di concentrazione e di memoria, disturbi dell’umore. Una riduzione di sonno cronica, inoltre, contribuisce ad obesità, diabete, ipercolesterolemia, depressione ed è tra le cause di infarto e ictus. Nei bambini, poi, la carenza di sonno è anche responsabile di deficit nello sviluppo psicofisico, difficoltà di socializzazione e di alimentazione.

I benefici di un “dolce dormire”
Al contrario, come dimostra uno studio della John Hopkins University di Baltimora appena pubblicato sulla rivista Sleep, dormire almeno 7 ore a notte potrebbe essere la chiave per mantenere il cervello a riparo da invecchiamento e atrofia. Il problema, però, sono oggi innanzitutto i ritmi di vita eccessivamente frenetici; ”In giornate sempre più lunghe e fitte di impegni – spiega Pierluigi Innocenti, neurologo e presidente dell’Associazione scientifica per la cura dei disturbi del sonno (Assirem) – la necessaria attenzione al sonno è sempre più carente perché considerato come un momento di ‘vita perso’. Molte importanti funzioni invece si svolgono prevalentemente proprio durante il sonno, come la produzione di alcuni ormoni e il consolidamento della memoria”.

Non meno gravi sono le conseguenze sociali dei disturbi del sonno
Basti pensare ai colpi di sonno alla guida o sul lavoro, causa spesso di incidenti mortali. Si stima che i soli incidenti stradali gravi dovuti a pazienti con apnee nel sonno (OSAS) causino infatti in Italia 12.000 feriti, 250 morti e un significativo danno economico di oltre un miliardo di euro. A fronte di una situazione di tale gravità, una recente normativa europea sul rinnovo delle patenti stabilisce che, in caso di sospetto di OSAS, la patente vada sospesa e riconsegnata solo dopo una corretta diagnosi e un adeguato trattamento sanitario. Varie le iniziative in occasione della Giornata mondiale. Tra queste, a Roma l’Assirem – in collaborazione con il Centro commerciale Porte di Roma e il patrocinio di varie società scientifiche come l’Associazione Italiana Medicina del Sonno – realizzerà dal 18 al 20 marzo un ‘Percorso Educativo nella Medicina del Sonno’, durante il quale gli esperti risponderanno alle domande dei cittadini, saranno distribuiti questionari e materiale informativo, spiegate le caratteristiche delle patologie e gli eventuali trattamenti sanitari.

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