Infezioni del sito chirurgico. Ecco le nuove linee guida dei CDC americani

(Reuters Health) – Non somministrare dosi di antimicrobici sull’incisione chiusa, anche in presenza di drenaggio, e usare prodotti a base di alcool per disinfettare il sito chirurgico, a meno che non ci siano controindicazioni. Sono solo due tra le novità apportate alle linee guida per il controllo delle infezioni post-operatorie, stilate dai Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie americani (CDC). Le disposizioni dettagliate sono state descritte su JAMA Surgery e si sono rese necessarie a seguito del diffondersi di batteri resistenti agli antibiotici e, conseguentemente, di infezioni a livello dei siti chirurgici, per prevenirle e ridurre i costi del loro trattamento.

Le nuove linee guida
Secondo Erin Stone, analista di Salute Pubblica per i CDC, circa la metà delle infezioni a livello del sito chirurgico possono essere evitate applicando alcune strategie. Per le nuove linee guida, gli esperti hanno rivisto la letteratura scientifica dal 1998 al 2014, prendendo in considerazione 5.487 studi potenzialmente rilevanti, dai quali ne sono stati estratti poi 170 per le valutazioni finali. Tra le altre raccomandazioni riportate, ci sono il fatto che il paziente dovrebbe fare una doccia o un bagno con un sapone antimicrobico o non antimicrobico, o un agente antisettico, almeno la notte prima dell’operazione. Inoltre, bisognerebbe eseguire una profilassi antimicrobica solo se indicato e comunque da fare con tempi giusti, in modo che al momento dell’incisione ci sia un’adeguata concentrazione di battericida a livello del sangue, mentre per i tagli cesarei bisognerebbe fare sempre questa operazione. Da evitare, invece, gli antimicrobici per via topica prima dell’incisione. Secondo le nuove linee guida, inoltre, bisognerebbe fare un controllo glicemico durante l’intervento e dovrebbe essere mantenuta una temperatura corporea normale. Infine, le trasfusioni non dovrebbero essere utilizzate come un modo per prevenire le infezioni a livello del sito chirurgico. “Molte delle pratiche proposte – ha dichiarato Health Trish Perl, responsabile della divisione Malattie Infettive alla UT Southwestern di Dallas – sono già adottate nella prassi, mentre alcune devono essere diffuse a tutti i tipi di intervento”.

Fonte: JAMA Surgery

Marilynn Larkin

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

 

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