
Da tempo è noto che le cellule staminali, generalmente ricavate da embrioni umani scartati o riprogrammate da tessuti adulti, esistono nell’organismo adulto nella pelle, nei follicoli dei peli e nel grasso. Il segreto tuttavia – spiega Goldys – è nell’identificare le cellule staminali terapeuticamente utili. Le cellule staminali sono identificate sulla base di proteine marker sulle pareti delle cellule, ma gli strumenti finora a disposizione non possono individuare quali fra loro secernono citochine in gran numero. “Questa tecnologia permetterà di scegliere le cellule in base a come effettivamente agiscono”, aggiunge la studiosa.
La collaborazione con la Regeneus, permetterà l’utilizzo e la commercializzazione di sottoprodotti della liposuzione per formulare iniezioni capaci di combattere una vasta gamma di malattie. “La tecnologia potrà dare all’Australia un netto vantaggio nel mercato della medicina rigenerativa , perché è un prodotto migliore e non ha effetti collaterali”, ha detto il Ceo della compagnia, John Martin.
