
Lo studio
Sulla base di queste premesse, Shyam Prabhakaran della Northwestern University Feinberg School of Medicine di Chicago e colleghi hanno valutato l’impatto dell’apprendimento collaborativo regionale tra 15 centri di cura dell’ictus primario nella zona di Chicago, nella regione dell’Illinois, focalizzandosi sulla riduzione del tempo critico. I ricercatori hanno utilizzato e implementato un modello di apprendimento collaborativo a cinque componenti: un leader per il miglioramento della qualità del servizio, un esperto di ictus, un team multidisciplinare provenienti da ogni singolo sito, una collaborazione faccia a faccia, e definizione dell’obiettivo (tempo critico di intervento con la trombolisi <60 minuti per oltre il 50% dei pazienti trattati con tPA). I risultati ottenuti nella zona di Chicago sono stati poi confrontati con quelli di 15 centri per la cura dell’ictus della zona di St. Louis, nel Missouri.
Le conclusioni
Si è così evidenziato che entro il primo trimestre dopo l’implementazione del modello collaborativo di apprendimento, il tempo mediano critico per la trombolisi con tPA è diminuito da 73 minuti (tempo limite d’intervento <60 minuti nel 40,9% dei pazienti) a 59 minuti (tempo limite <60 minuti nel 50,0%). E questi miglioramenti – hanno precisato gli autori – sono stati mantenuti nei trimestri successivi, senza ulteriori cali del tempo limite. In un modello aggiustato combinato, la diminuzione del tempo critico limite medio per trimestre è stato significativamente maggiore a Chicago rispetto a St. Louis (2.24 min vs 1,60 min, p = 0,043). In conclusione, gli autori caldeggiano l’impiego di modelli di acquisizione collaborativa regionali strutturati per il miglioramento della qualità del servizio a livello dei sistemi di assistenza rapida (centri di primo soccorso) e sostenibile nel trattamento dell’ictus. E tali modelli possono essere strutturati per l’ottimizzazione di differenti punti critici del flusso collaborativo.
Fonte: Circ Cardiovasc Qual Outcomes 2016
Reuters Staff
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
