Superbatteri? I primi risalgono a 450 milioni di anni fa

Origini antiche per i superbatteri. A quanto pare i superbatteri non sono una piaga del nostro tempo e i loro antenati risalgono addirittura a 450 milioni di anni fa, ancor prima dei dinosauri. A spiegarlo sono i ricercatori del Massachusetts Institute of Technology, guidati da Ashlee Earl su Cell.

Lo studio fa luce sulla storia degli enterococchi, una delle principali cause di infezioni resistenti agli antibiotici. “Analizzando il genoma e il comportamento degli enterococchi di oggi, abbiamo riavvolto l’orologio del tempo fino a quello dei loro antenati, ottenendo un quadro della loro evoluzione”, commenta Earl. La loro storia è iniziata circa 4 miliardi di anni fa, quando ‘brulicavano’ per tutto il pianeta.

I primi animali comparvero 542 milioni di anni fa nel mare, pieno di batteri, che impararono a vivere dentro e sopra questi nuovi organismi. Alcuni infatti proteggono e aiutano gli animali, come quelli presenti nell’intestino umano, altri vivono nell’ambiente o causano malattie. Quando gli animali iniziarono a strisciare sulla terra 100 milioni di anni dopo, si portarono dietro i batteri.

I ricercatori hanno scoperto che tutti gli enterococchi, tra cui quelli mai rilevati negli ospedali, sono naturalmente resistenti ad aridità, fame, disinfettanti e molti antibiotici. Poiché normalmente vivono nell’intestino di quasi tutti gli animali terrestri, è probabile che fossero presenti nelle viscere di animali ora estinti, come i dinosauri.

Il confronto con il genoma di questi batteri sembra confermarlo. I ricercatori hanno infatti visto che le nuove specie di enterococchi sono comparse ogni volta che sono apparse nuove
specie di animali, come dopo le estinzioni di massa. Dopo aver scoperto quali geni li hanno resi cosi’ resistenti, sarà più facile nelle future ricerche trovare bersagli per nuovi antibiotici e disinfettanti.

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