Un ricercatore dell’università di Melbourne ha riscontrato che i comuni prodotti di consumo, ivi compresi quelli indicati come “verdi”, “del tutto naturali”, “non tossici” ed “organici”, emettono una gamma di componenti che potrebbero danneggiare la salute umana e la qualità dell’aria, ma la maggior parte di questi ingredienti non viene rivelata al pubblico. E’ paradossale pensare che la maggior parte dell’esposizione agli inquinanti dell’aria avviene al chiuso e che la loro fonte primaria possano essere prodotti di consumo, ma in effetti il pubblico manca di informazioni complete ed accurate sugli ingredienti di questi prodotti: l’aria ambiente interna quindi è sostanzialmente non regolata e non monitorata. Le sostanze chimiche più comuni derivanti dai prodotti profumati sono i terpeni, che non si trovano nelle loro versioni non profumate: i terpeni reagiscono rapidamente con l’ozono presente nell’aria, generando una gamma di inquinanti aggiuntivi, come la formaldeide ed il particolato ultrafine. Attualmente la pubblicazione dell’elenco completo degli ingredienti presenti in una mistura chimica denominata “fragranza” non è obbligatoria in tutto il mondo. Data la carenza di informazioni, i consumatori potrebbero scegliere prodotti che si dichiarano verdi, naturali od organici, ma queste dichiarazioni sono scarsamente testate. (Air Quality, Atmosphere & Health online 2015, pubblicato il 5/3)
Post correlati
-
Microbioma per medici. In un articolo su Cell le “istruzioni per l’uso” rivolte ai clinici
Un articolo ‘divulgativo’ pubblicato su Cell, scritto da medici per medici, per far... -
EHA 2025, Novartis: tre asset chiave per l’ematologia di domani
42 abstract, 6 presentazioni orali, 12 abstract. È questo il “ruolino di... -
Zenzero vs cancro: dalla ricerca giapponese nuove prospettive terapeutiche
Uno dei composti bioattivi contenuti nello zenzero potrebbe rivelarsi un inaspettato alleato...