
Lo studio
“La discrepanza tra le stime ottenute con i dati molecolari e i resti fossili ha generato un ampio dibattito: perfino Darwin definiva l’origine delle piante da fiore come un abominevole mistero”, spiega il coordinatore dello studio, Jose Barba-Montoya. “Per trovare la chiave giusta per risolvere il mistero, abbiamo analizzato attentamente l’assetto genetico delle piante da fiore e la velocità con cui accumulano mutazioni nel loro genoma”.
I ricercatori hanno raccolto un ampio database di informazioni genetiche, incluse quelle relative a 83 geni di 644 gruppi (taxa) di piante da fiore, e lo hanno confrontato con una vasta serie di resti fossili. Grazie ad un particolare metodo di analisi statistica (definita ‘bayesiana’) che sfrutta strumenti presi in prestito dalla matematica e dalla fisica, i ricercatori hanno ricostruito l’origine dei fiori, che risalirebbero al Cretaceo medio o inferiore.
