I neuroni della retina distinguono la luce del giorno da quella della notte

I neuroni della retina riconoscono se siamo esposti alla luce del giorno o alla luce della notte basandosi sull’intensità luminosa. A scoprirlo sono stati i ricercatori del Boston Children’s Hospital che hanno pubblicato i loro risultati su Cell.

“Il livello dell’illuminazione varia in molti ordini di grandezza, dalla luce delle stelle a quella piena del giorno – spiega Michael Do, autore senior della ricerca – Ma come si costruisce un sistema sensoriale che copre una così vasta gamma? Sembra un problema semplice, ma la soluzione è molto più complessa del previsto”.

Nella retina vi sono dei neuroni sensibili alla luce specializzati nella visione “non immagine”, usata per impostare l’orologio biologico dell’organismo o regolare i livelli di ormone del sonno. Questi neuroni, conosciuti come fotorecettori di cellule gangliari M1, funzionano anche in persone che sono cieche.

Quando gli studiosi sono andati ad analizzare i ‘segnali elettrici’ inviati da queste cellule, gli impulsi inviati al cervello, pensavano che semplicemente aumentassero con la luminosità, invece hanno scoperto che i neuroni lavoravano in maniera più complessa, differenziandosi e dividendosi il lavoro.

Non solo: la ricerca ha permesso di evidenziare che il sistema di ‘turnazione’ delle cellule utilizza un meccanismo particolare. In sostanza, quando il livello della luce aumenta, una proteina chiamata melanopsina nelle cellule M1 cattura sempre più fotoni di luce. Questo fa sì che il ‘voltaggio’ attraverso la membrana cellulare diventi sempre più positivo. Quando ciò accade, la cellula genera un maggior numero di picchi elettrici, segnali inviati al cervello.

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