
Le reti di informazioni quantistiche possono essere estremamente sicure, ma presentano diversi problemi, primo fra tutti quello di proteggere le informazioni che trasportano sulle lunghe distanze. Nelle reti standard di comunicazione, i ripetitori infatti immagazzinano e trasmettono i segnali che gli permettono di viaggiare su distanze più lunghe. La difficoltà di creare un ripetitore quantistico finora è stata nel trovare un materiale capace di conservare e trasmettere i bit quantistici o qubit.
Il modo migliore trovato finora è stato codificarli in particelle di luce, i fotoni. Ma le informazioni quantistiche su una fibra ottica riescono a viaggiare su piccole distanze prima di perdere le loro capacitĂ quantistiche. E’ difficile infatti intrappolare e conservare un fotone che si muove alla velocitĂ della luce. Una possibile soluzione potrebbe essere rappresentata dai diamanti sintetici.
I ricercatori guidati da Nathalie de Leon sono riusciti a immagazzinare e trasmettere bit di informazioni quantistiche usando un diamante in cui due atomi di carbonio sono stati sostituiti con uno di silicio. In altre parole, i diamanti potrebbero funzionare da ripetitori quantistici, grazie alle loro impuritĂ , che producono colori diversi e permettono di manipolare la luce.
In un cristallo come un diamante, i qubit potrebbero essere trasferiti da fotoni a elettroni ed essere così conservati piĂą facilmente. Per Ania Bleszynski Jayich, dell’universitĂ della California di Santa Barbara, “i ricercatori hanno trovato una piattaforma quantistica promettente, che può ispirare la ricerca di altri materiali”.
