Un senso dell’umorismo, distorto, spesso oscuro e cinico, potrebbe rivelarsi un segnale anticipato, anche di un decennio, dell’avanzare di diverse forme di demenza come quella lobo fronto-temporale e persino del morbo di Alzheimer. A questa conclusione sono arrivati i ricercatori dell”University College London che hanno analizzato 48 pazienti e intervistato i loro familiari.
Pubblicato sulla rivista Journal of Alzheimer disease, il rapporto osserva che la maggior parte dei familiari ha notato nei malati un cambiamento significativo nel senso dell’humor, spesso inappropriato, con risate fragorose scatenate da eventi persino tragici. Persone di ottima educazione e raffinata ironia, sono ad esempio diventate capaci di ridere solo davanti a disgrazie altrui, racconti di disastri naturali alla televisione o volgarità grossolane. Un umorismo alterato – spiega il rapporto – è in particolare presente nelle vittime di ”demenza semantica”, di quella lobo fronto-temporale, in cui i malati perdono il senso delle inibizioni e del morbo di Alzheimer.