
Pubblicato sulla rivista Journal of Alzheimer disease, il rapporto osserva che la maggior parte dei familiari ha notato nei malati un cambiamento significativo nel senso dell’humor, spesso inappropriato, con risate fragorose scatenate da eventi persino tragici. Persone di ottima educazione e raffinata ironia, sono ad esempio diventate capaci di ridere solo davanti a disgrazie altrui, racconti di disastri naturali alla televisione o volgarità grossolane. Un umorismo alterato – spiega il rapporto – è in particolare presente nelle vittime di ”demenza semantica”, di quella lobo fronto-temporale, in cui i malati perdono il senso delle inibizioni e del morbo di Alzheimer.
