
La ricerca
I ricercatori hanno valutato l’efficacia della vaccinazione contro HPV a partire dai risultati dei test citologici in uno studio retrospettivo, che ha coinvolto più di 16mila donne tra 11 e 20 anni di età che si rivolgevano a comunità aperte per persone a basso reddito. Il numero dei risultati anomali tra gli esami citologici effettuati durante il periodo di studio è stata più bassa tra le persone che avevano ricevuto almeno una dose di vaccino rispetto a che non si era vaccinato (79,1 contro 125,7 ogni mille persone/l’anno). Inoltre, il rischio di un risultato positivo era significativamente più basso tra chi si era sottoposto a vaccinazione, soprattutto se aveva ricevuto tutte e tre le dosi e se la vaccinazione era stata fatta tra 11 e 14 anni di età. “Questi dati sono in accordo con quelli già esistenti, che suggeriscono che le adolescenti mostrano una migliore risposta alla vaccinazione contro HPV, rispetto alle ragazze più grandi. Inoltre, la ricerca dimostra che la protezione è maggiore quando la vaccinazione viene fatta prima del primo rapporto”, hanno sottolineato i ricercatori. Tuttavia, un effetto protettivo è stato evidenziato anche tra le ragazze che si sono vaccinate più tardi e quelle che avevano ricevuto solo due dosi del vaccino, hanno spiegato. Secondo Hofstetter e colleghi, “migliorare la comprensione degli effetti protettivi della vaccinazione nel suo uso su larga scala è necessario dal momento che molte ragazze si vaccinano dopo il primo rapporto e spesso non ricevono le tre dosi necessarie”.
Fonte JAMA Pediatrics 2016
Reuters Staff
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
