Gravidanza: aumentano i ricoveri per insufficienza renale acuta

(Reuters Health) – Il tasso di ospedalizzazioni per insufficienza renale acuta (IRA) correlato alla gravidanza è in aumento, secondo una ricerca i cui risultati sono stati presentati il ​​9 novembre all’incontro annuale dell’American Society of Nephrology a Washington.

“Incoraggio i medici a controllare regolarmente la condizione dei reni durante i ricoveri ospedalieri. L’insufficienza renale acuta durante la gravidanza è associata a maggiori rischi di mortalità e ad eventi cardiovascolari”, spiega Silvi Shah dell’Università di Cincinnati in Ohio, autore principale dello studio.

“L’implementazione di interventi specifici per la prevenzione, la diagnosi e la gestione dell’IRA nelle donne in gravidanza può ridurre il carico dell’IRA durante i ricoveri negli Stati Uniti”, aggiunge Shah.

Lo studio
Shah e colleghi hanno analizzato i dati di oltre 15,5 milioni di ricoveri ospedalieri di pazienti in gravidanza dal campione ospedaliero nazionale del 2012-2015. Di questi, lo 0,1% erano casi di IRA che sono passati dallo 0,09% nel 2012 allo 0,12% nel 2015.

Le donne ricoverate in ospedale con IRA avevano un tasso di mortalità del 2,6%, rispetto allo 0,01% di quelle senza IRA. Il primo gruppo aveva un rischio 14 volte maggiore di mortalità in ospedale e un rischio 16 volte maggiore di eventi cardiovascolari.

Il tasso di ospedalizzazione correlato all’IRA era dieci volte più elevato per i pazienti con diabete (1,1% vs. 0,1%), che costituivano l’1,3% dell’intero gruppo di studio.

Anche il tasso di ricoveri ospedalieri correlati all’IRA è aumentato tra i pazienti con diabete, dallo 0,9% nel 2012 all’1,2% nel 2015. Ma il diabete non sembra avere un impatto sulla mortalità o sui tassi di dimissione nelle donne in gravidanza ospedalizzate con insufficienza renale.

“Le lesioni renali acute si verificano spesso in un contesto di altre complicazioni legate alla gravidanza come la preeclampsia o le infezioni, quindi potrebbero esserci diverse condizioni patologiche in corso”, conclude Pascale Lane, nefrologo pediatrico dell’Università dell’Oklahoma.

Fonte: ASN Kidney Week 2019

Rob Goodier

(Versione italiana Popular Science/Quotidiano Sanità)

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