
Lo studio
E’ possibile, spiega Sara Festini, del Center for Vital Longevity della University of Texas di Dallas, uno degli autori del lavoro, che chi è sempre indaffarato mantenga la mente sempre in allenamento e per questo finisca per avere performance cognitive maggiori. “Eravamo interessati a vedere se una vita troppo impegnata fosse deleteria o meno per la mente”, dice Festini, proprio perché è noto che troppi oneri si associano a un carico di stress non indifferente. A tale scopo i ricercatori hanno somministrato questionari a 330 volontari. I questionari indagavano la mole di impegni quotidiani di ciascuno – sia responsabilità familiari, sia lavorative.
Poi i partecipanti sono stati sottoposti a test di vario tipo per misurarne le performance cognitive. E’ emerso che a qualsiasi età e indipendentemente dal livello di istruzione, essere impegnati durante il giorno si associa a migliori performance cognitive. Al momento, conclude Festini, non si può stabilire una relazione di causa-effetto tra vita indaffarata e maggiori capacità cognitive. Ma in futuro nuove ricerche potrebbero verificare se l’essere sempre pieni di impegni sia associato a modifiche nel tempo delle abilità cognitive e se vi siano differenze in struttura e funzione del cervello di individui più o meno impegnati.
