Fumo: prodotti senza combustione vs sigarette tradizionali. Presentati al Congresso SIECM dati sugli effetti anti-aterosclerotici

E-cig e prodotti a tabacco riscaldato avrebbero un impatto inferiore rispetto alle “bionde” su vasi sanguigni e circolazione. Questi i risultati di un piccolo studio indipendente condotto all’Università Sapienza di Roma e presentato oggi al SIECM di Modena.

Il prodotto a “tabacco riscaldato” IQOS e le sigarette elettroniche hanno un impatto inferiore rispetto alle sigarette tradizionali su parametri di stress ossidativo delle cellule, pressione del sangue e flusso nei vasi sanguigni. È questa la conclusione di uno studio realizzato dall’Università Sapienza di Roma e presentato in occasione dell’ottavo Congresso della Società Italiana di Emoreologia Clinica e Microcircolazione (SIECM) in corso a Modena. Il lavoro, pubblicato su JAHA, Journal of the American Heart Association, dal titolo “Acute Effects of Heat-Not-Burn, Electronic Vaping, and Traditional Tobacco Combustion Cigarettes”, è frutto di uno studio randomizzato condotto sulla valutazione vascolare degli effetti pro-aterosclerotici del fumo (SURVAPES). Prima firma Giacomo Frati, Professore Ordinario di Cardiochirurgia dell’Università Sapienza di Roma.

La ricerca ha valutato gli “effetti in acuto” della risposta sull’utilizzo di un prodotto a tabacco riscaldato (Tobacco Heating System o IQOS), in confronto alla sigaretta elettronica e alla sigaretta tradizionale. Venti i fumatori coinvolti, di cui più della metà donne, assegnati in modo casuale ed alternativamente ai differenti prodotti, con un periodo di sospensione di una settimana tra le differenti fasi. I tre prodotti valutati avevano un contenuto di nicotina equiparabile. I Ricercatori sono andati a misurare numerosi biomarcatori per lo stress ossidativo delle cellule, l’aggregazione piastrinica, gli effetti sui vasi e sulla pressione, in base ai “diversi tipi di fumo”. Inoltre, i volontari dovevano compilare dei questionari per valutare il loro grado di soddisfazione.

“I risultati ampliano e migliorano le conoscenze sugli effetti comparativi in acuto di prodotti a tabacco riscaldato, sigarette elettroniche e sigarette tradizionali e confermano i risultati precedentemente ottenuti sul diverso impatto sullo stress ossidativo e sull’elasticità delle arterie derivante dall’utilizzo dei nuovi prodotti”, ha commentato Roberto Carnevale, professore associato in biologia all’Università Sapienza, durante la presentazione dei risultati nel corso dell’intervento dal titolo Stress ossidativo, funzione endoteliale e fumo: i prodotti alternativi al fumo di sigaretta. “Il fatto che lo stress ossidativo, l’attivazione piastrinica e la pressione arteriosa siano meno influenzati dai prodotti a tabacco riscaldato e dalle sigarette elettroniche rispetto alle sigarette tradizionali suggerisce che i primi potrebbero essere meno dannosi, mentre alcune somiglianze tra i primi e le sigarette tradizionali, in termini di soddisfazione dei fumatori, potrebbero rendere questi prodotti maggiormente apprezzati nel processo di cambiamento”, ha concluso l’esperto di stress ossidativo, invecchiamento, aterosclerosi.

Lo studio, primo studio clinico sull’uomo condotto in maniera indipendente in Italia, offre dunque un ulteriore spunto al dibattito, fornendo informazioni utili per guidare la futura ricerca sul tema delle alternative alle “bionde”, soprattutto alla luce della capacità simile di questi prodotti di “fornire” nicotina, come dimostrato dall’equivalenza dei dosaggi nel sangue dei partecipanti allo studio, eliminando però il processo di combustione che è una delle principali cause delle malattie fumo-correlate.

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