Età biologica di un individuo predice rischio di morte per Covid

La vera eta’  di un individuo, stimabile con un prelievo di sangue, potrebbe divenire un modo per stabilire chi rischia di piu’  dal Covid. Infatti, a parita’  di anni il Covid e’  piu’  pericoloso per chi ha un’eta’  biologica elevata, specie tra le donne.

Lo rivela uno studio uno studio presentato a Lisbona al congresso della Societa’  Europea di Microbiologia Clinica e Malattie Infettive, secondo cui coloro che hanno estremita’  cromosomiche (telomeri) corte – segno di piu’  avanzata eta’  biologica – presentano un maggior rischio di morire per covid.    Il lavoro e’  stato condotto da Ana Virseda-Berdices, Maria µngeles Jime’ nez-Sousa e Amanda Ferna’ ndez-Rodri’ guez del Health Institute Carlos III, di Madrid. L’esame dei telomeri, attraverso un prelievo di sangue, potrebbe divenire un ottimo marcatore di rischio dei pazienti che vengono ricoverati per covid.    Lo studio ha coinvolto 608 adulti ricoverati per Covid-19.

I telomeri sono dei cappucci protettivi alle estremita’  dei cromosomi e tendono ad accorciarsi con l’eta’  ma anche a causa di fattori di rischio quali stili di vita scorretti (fumo, obesita’ , sedentarieta’  etc). In genere la lunghezza dei telomeri viene considerata un modo per stimare la vera eta’  biologica di un individuo. Diversi studi hanno ad esempio evidenziato che, a parita’  di anni, una persona con telomeri piu’  corti sta peggio in salute, e’  piu’  a rischio di malattie tipiche dell’invecchiamento come tumori ed osteoartrite, nonche’  di malattie infettive.    In questo studio gli esperti hanno trovato un forte legame tra lunghezza dei telomeri e rischio di morte per Covid, soprattutto tra le donne.

Quelle con telomeri piu’  lunghi – a parita’  di altri fattori di rischio – hanno un rischio di morte per Covid ridotto del 70% entro i 30 giorni dal ricovero, e ridotto del 76% entro 90 giorni. Le donne over-65 con telomeri lunghi hanno un rischio ridotto del 78% a 30 giorni e dell’81% a 90 giorni dal ricovero. Non e’  chiaro in che modo la lunghezza dei telomeri si associ a maggiore protezione dalla morte per Covid, concludono gli esperti, ma il dato potrebbe essere significativo e ad esempio suggerire un modo per stratificare il rischio dei pazienti ricoverati per la malattia.

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