Esposizione cronica a metalli, i cardiologi americani lanciano l’allarme per il rischio di malattie cardiovascolari

L’esposizione cronica a bassi livelli di piombo, cadmio e arsenico attraverso oggetti di uso comune, aria, acqua, suolo e cibo, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, tra cui coronaropatia, ictus e arteriopatia periferica. Lo sostiene l’American Heart Association (AHA) con una dichiarazione pubblicata dal Journal of the American Heart Association.

L’esposizione a questi metalli può avvenire attraverso varie modalità. Il piombo, per esempio, può trovarsi nelle vernici delle vecchie case, nei prodotti del tabacco, nelle condutture dell’acqua o in alimenti contaminati, mentre il cadmio è rinvenibile nelle batterie, nella plastica, nella ceramica e nel vetro, e l’arsenico nell’acqua, nel suolo e negli ortaggi coltivato in terreni contaminati.

La dichiarazione degli esperti USA parte dalla ricerca epidemiologica globale e conferma che piombo, cadmio e arsenico sono associati a morte prematura dovuta in gran parte all’aumento di malattie cardiovascolari. Il monitoraggio dei livelli di metallo nell’ambiente e i test sono fondamentali, dunque, per attuare adeguate iniziative di salute pubblica

“I metalli come piombo, cadmio e arsenico interferiscono con le funzioni biologiche essenziali e colpiscono la maggior parte delle popolazioni su scala globale”, spiega Ana Navs-Acien, della Columbia University, “Dopo l’esposizione, i metalli si accumulano nelle ossa e negli organi per decenni; un ampio studio suggerisce che, solo negli USA, più di 450mila morti l’anno potrebbero essere dovuti all’esposizione al piombo”.

Fonte: Journal of the American Heart Association 2023

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