
Gli esperti hanno ”fotografato” il volume cerebrale dell’intero campione con una risonanza all’inizio dello studio. Poi hanno diviso i partecipanti in due gruppi e, per sei mesi, al primo hanno chiesto di fare esercizio aerobico 4 volte a settimana, al secondo solo stretching.
Trascorsi i sei mesi tutto il campione è stato sottoposto a una nuova risonanza. Coloro che avevano fatto esercizio aerobico mostravano aumenti marcati di volume in certe aree cerebrali, anche nel lobo temporale, critico per la memoria a breve termine. Infine, sottoposti a test cognitivi, i partecipanti che avevano svolto esercizio aerobico hanno anche mostrato miglioramenti nelle funzioni cognitive ‘superiori’ (ragionamento etc).
L’esercizio aerobico potrebbe rappresentare, dunque, un ottimo intervento ”preventivo” antidemenza, visto che chi soffre di lieve deficit cognitivo è più a rischio di ammalarsi di Alzheimer.
