Effetto gregge? Esiste davvero

shutterstock_25130623L’effetto gregge non è una leggenda. I pedoni in gruppo e le folle di gente, quando non sanno dove andare,  si comportano esattamente come le pecore. In situazioni di confusione, infatti, le persone tendono a seguire quelle davanti a loro soprattutto se sembrano sapere dove andare. Questo comportamento, dicono gli studiosi l’Istituto per le applicazioni del calcolo del Consiglio nazionale delle ricerche (Iac-Cnr) di Roma, potrebbe aiutare a canalizzare i flussi di persone in situazioni di emergenza. Inoltre, la ricerca potrebbe tornare utile in occasione del Giubileo straordinario annunciato da Papa Francesco.

L’esperimento, apparso su arXiv, si è svolto di recente nel Dipartimento di matematica della Sapienza Università di Roma. A due gruppi di circa 40 persone è stato chiesto di raggiungere, a partire da un’aula, un determinato luogo, sconosciuto a tutti tranne che a una persona nel primo gruppo e a cinque nel secondo (che non si sono svelate fino alla fine dell’esperimento). “Uscendo dalla classe – spiega Emiliano Cristiani ricercatore dell’Iac-Cnr – i soggetti hanno mostrato una lieve tendenza ad andare a destra, verso la parte del Dipartimento a loro più familiare, presto superata dal desiderio di raggiungere e seguire i compagni che si trovavano di fronte a loro. Questo comportamento ha permesso alle persone informate di trascinare gli altri, portandoli a destinazione lungo il percorso più veloce”.

“Abbiamo voluto testare sul campo la correttezza delle previsioni dei modelli matematici per il controllo delle folle che sfruttano il cosiddetto effetto gregge”, prosegue Cristiani. “Si tratta di un comportamento che si manifesta in animali sociali come oche, scarafaggi e, naturalmente, pecore, che porta a muoversi seguendo i compagni vicini, indipendentemente dalla loro destinazione. In matematica, un gregge è un esempio di sistema auto-organizzante, un gruppo composto da un numero elevato di ‘agenti’ che seguono regole semplici e in cui le dinamiche individuali sono influenzate da quelle degli agenti più prossimi. Nonostante si tratti di atteggiamenti solitamente associati ad animali, studi del genere sono utili per indirizzare al meglio anche grandi folle di esseri umani in situazioni delicate come nei piani strategici di evacuazione”.

Gli studiosi hanno anche notato che le persone non sembrano a loro agio con istruzioni calate dall’alto, ma diventano docili quando viene fatto credere loro di scegliere in autonomia. “Nuovi modelli matematici e metodi di ottimizzazione sono stati usati in combinazione per trovare la strategia dei ‘leader nascosti’ e portare tutti a destinazione evitando attese e congestioni. La migliore consiste nello spezzare la folla per indirizzarla verso tutte le uscite disponibili, anche le più lontane e meno conosciute. Nel caso di una sola uscita, invece, per garantire un deflusso ottimale è paradossalmente preferibile ingannare alcune persone conducendole lontano da essa, per poi riportarle successivamente nella giusta direzione”, conclude il ricercatore.

Allo studio hanno collaborato scienziati della Technische Universität di Monaco di Baviera.

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