Ecco a voi il germanene, concorrente bidimensionale del grafen

Guy Le Lay nel 2012 ha guidato il team di scienziati che ha creato per primo il silicene, uno strato monoatomico di silicio. Il silicene è l’equivalente al silicio del grafene, che è uno strato piatto di atomi di carbonio con un certo numero di potenziali applicazioni nella computazione ad alta velocità. Il silicio peraltro si trova proprio sotto al carbonio nella tavola periodica. Oggi, lo stesso team di scienziati ha prodotto il germanene, un materiale composto di un singolo strato di atomi di germanio, il prossimo elemento nella lista. I ricercatori che studiano i materiali bidimensionali sperano che un giorno essi possano essere incorporati nei transistor di prossima generazione, o anche nei computer quantici, che dovrebbero superare i limiti fisici del silicio e rendere più veloci i computer del futuro. Si pensa che silicene e germanene abbiano proprietà elettriche singolari, allo stesso modo del grafene. Ad esempio, ci si attende che gli elettroni si muovano attraverso la loro superficie a velocità straordinarie, come accade nel grafene. Ognuno di essi ha però punti di forza e di debolezza: il grafene è più semplice da produrre, in quanto gli atomi di carbonio assumono naturalmente la forma esagonale ad alveare che caratterizza tutti questi materiali, a differenza di silicio e germanio, tanto che prima di alcuni recenti lavori teorici i chimici pensavano che silicene e germanene non potessero esistere. Inoltre, una volta che il materiale è stato prodotto, è necessario rimuoverlo dal suo substrato, cosa che non è stata ancora realizzata. E’ comunque eccezionale il fatto che sia stato creato un materiale che non esiste sulla Terra, e probabilmente neanche in tutto il resto dell’universo.

Fonte:New J. Phys. 2014; 16: 095002

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