
Il caso, pubblicato dal Canadian Medical Association Journal, riguarda un ragazzo di 17 anni che ha sviluppato una forma di bronchiolite, una lesione polmonare grave e irreversibile causata dall’esposizione chimica.
La condizione è stata collegata al diacetile, la sostanza chimica che conferisce ai popcorn al microonde il loro sapore burroso e che è una causa nota di bronchiolite.
Vari studi hanno rinvenuto diacetile anche nei liquidi per lo svapo. L’adolescente canadese si è presentato al pronto soccorso di un ospedale dell’Ontario la scorsa primavera con una forte tosse.
Gli fu diagnosticata la polmonite e gli furono prescritti antibiotici. Cinque giorni dopo, tornò con un peggioramento dei sintomi gli furono somministrati antibiotici per via endovenosa. Continuò a peggiorare e fu quindi sottoposto a ventilazione meccanica ma, nonostante questo, non migliorava.
A quel punto, fu trasferito al London Health Sciences Centre e sottoposto a un’ossigenazione extracorporea a membrana, o Ecmo. La terapia stabilizzò il ragazzo, senza però eliminare la condizione.
Temendo che potesse aver bisogno di un trapianto di polmone, il team trasferì l’adolescente in un centro di trapianti regionale a Toronto.
Poiché i test avevano escluso l’infezione, i medici deciso di provare steroidi ad alte dosi, che hanno contribuito a ridurre l’infiammazione.
Il paziente aveva riferito di utilizzare sia vapori di nicotina aromatizzati che Thc, l’agente psicoattivo della marijuana.
Quattro mesi dopo la sua dimissione, l’adolescente ha ancora difficoltà a respirare. I medici non sono ancora in grado di dire se i suoi polmoni si riprenderanno.
Fonte: Reuters Health News
Julie Steenhuysen
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
