E-cig: in USA cresce il numero dei giovani “svapatori”

(Reuters Health) I giovani americani “svapano” perché hanno amici e familiari che usano sigarette elettroniche. Oppure perchè sono convinti che le e-cig facciano meno male delle sigarette tradizionali. Sono questi i dati più importanti che emergono da uno studio condotto recentemente negli Stati Uniti e pubblicato dalla rivista Morbidity and Mortality Weekly Report

Lo studio
Il team dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) di Atlanta, guidato da James Tsai, ha analizzato i dati della National Youth Tobacco Survey (NYTS). Il NYTS è un questionario da compilare con penna e carta fornito alle scuole e somministrato ad un campione rappresentativo nazionale di studenti della scuola superiore. Nel 2016, oltre 20.000 studenti hanno completato il sondaggio, con un tasso di risposta complessivo del 71,6%. I ricercatori hanno estrapolato i dati di 4.049 studenti che non avevano mai usato le sigarette elettroniche, e di 1.281 ragazzi che hanno riferito di aver usato le e-cig almeno una volta negli ultimi 30 giorni.
Gli autori hanno diviso gli utenti in quattro gruppi in base al tipo di fumo di tabacco che consumavano: 1) solo sigarette elettroniche; 2) sigarette elettroniche e tabacco combustibile; 3) sigarette elettroniche e tabacco non combustibile; 4) sigarette elettroniche con tabacco combustibile e non combustibile. Dal momento che pochissimi studenti sono rientrati nella categoria 3, i dati di quel gruppo non sono stati inseriti nei calcoli.

I risultati
“La prevalenza dell’uso di sigarette elettroniche tra i giovani è aumentata notevolmente negli anni 2011-2015”, hanno scritto Tsai e colleghi, “Nel 2016 le sigarette elettroniche sono state il prodotto più utilizzato tra gli adolescenti”. Tra gli intervistati che non avevano mai usato le sigarette elettroniche nel 2016, i motivi più comuni per l’uso erano “Amico o familiare che li usa” (39%); “Sono disponibili in gusti come menta, caramelle, frutta o cioccolato” (31%); e “Sono meno dannose delle sigarette” (17%).
Nello studio si legge che le ragioni meno comunemente addotte sono state: “Sono più facili da ottenere rispetto ad altri prodotti di tabacco, come le sigarette “(5%); “Costano meno di altri prodotti a base di tabacco come le sigarette “(3%); “Le usano personaggi famosi”(2%).

Fonte: MMWR Morb Mortal Wkly Rep
Lorraine L. Janeczko
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popsci)

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