Da un recente documento del Tavolo Tecnico sulla Chirurgia – Gruppo Intersocietario istituito dal Ministero della Salute è emerso che, a causa dell’emergenza Covid-19, si è verificata una riduzione di oltre l’80% degli interventi chirurgici e che il restante 20% o meno è stato esclusivamente dedicato alle patologie oncologiche non procrastinabili e all’emergenza-urgenza.
L’interruzione precauzionale di ogni chirurgia elettiva verificatasi nel momento della massima allerta sanitaria ha comportato in maniera tanto certa quanto difficilmente calcolabile un incremento di richiesta di prestazioni chirurgiche, e questo quasi certamente comporterà ulteriori complessità organizzative connesse alla persistenza del virus nella società, con conseguenti aggravi economici. Occorre quindi disegnare su nuove basi la ripresa di una attività chirurgica “ordinaria”, tenendo conto delle profonde e radicali modificazioni indotte dalla pandemia. Ciò impone un ripensamento sia della mission dell’ospedale che dei modelli organizzativi, che preveda anche una redistribuzione della rete di assistenza in HUB and Spoke su base regionale e\o nazionale, uniformando le reti assistenziali delle regioni, nonché un adeguamento delle tecnologie/devices presenti nelle Sale Operatorie.
PARTECIPANO
Andrea Urbani, Direttore Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute
Pierluigi Marini, Presidente ACOI – Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani
Flavia Petrini, Presidente SIAARTI – Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva
Domenico D’Ugo, Presidente ESSO – Società Europea di Chirurgia Oncologica
Attilio A. M. Bianchi, Direttore Generale Istituto Nazionale Tumori “Fondazione Pascale”
Michele Perrino, Presidente e Amministratore delegato Medtronic Italia. Presidente Comitato Healthcare American Chamber of Italy