
Secondo gli studiosi, “la disabilità intellettiva rappresenta una delle condizioni a più alto costo sanitario e sociale”. Il disturbo dello sviluppo intellettivo è collocato dagli scienziati in un raggruppamento denominato ”disturbi del neurosviluppo”. Il gruppo include condizioni con insorgenza in età evolutiva, tipicamente precoci, spesso precedenti l’ingresso a scuola e caratterizzate da deficit di sviluppo che producono compromissioni del funzionamento personale, sociale e scolastico.
Il 44% delle persone con Dsi presenta almeno un disturbo psichiatrico, il 21% due contemporaneamente e l’8% tre. Nonostante questo, denunciano gli esperti, “gli individui con Dsi che ricevono una precisa diagnosi di disturbo psichiatrico rappresentano solo una piccola parte” della totalità. “Per incontrare la complessità dei bisogni di salute mentale delle persone con Dsi – spiega Marco Bertelli, direttore scientifico del Crea e presidente Eamhid – dovrebbero essere sviluppati nuovi modelli d’intervento sanitario multidisciplinare”.
