Disassuefazione dal fumo: al via la promossa da Pfizer tramite il sito Cigaretteless

L’aiuto di un professionista può fare la differenza: è questo il messaggio della nuova campagna sulla disassuefazione dal fumo promossa in 11 Paesi da Pfizer attraverso il sito web Cigaretteless, che raccoglie informazioni e strumenti utili per smettere di fumare.

Il video con protagonista coach Claudio Ranieri, online su www.cigaretteless.it/Claudio-Ranieri e sui social, invita chi vuole smettere di fumare a rivolgersi a un Centro Antifumo, triplicando così le probabilità di riuscire a raggiungere l’obiettivo. La metafora è immediata: due squadre di ‘calciatori della domenica’ che rincorrono il pallone su un campetto di periferia e una star del calcio internazionale, l’allenatore Claudio Ranieri, che interviene motivandoli e aiutandoli a dare il massimo, per giocare meglio e raggiungere l’obiettivo.

Quello che tante persone decise a dire stop alle sigarette non sanno è che possono contare sul supporto degli oltre 290 Centri Antifumo attivi in Italia, dove un’équipe formata da medici, psicologi, personale infermieristico e altre figure specializzate può seguire passo dopo passo il fumatore nel percorso di abbandono del fumo.

«Il principale obiettivo dei Centri Antifumo è quello di spezzare la solitudine del fumatore e di aiutarlo a sfrondarsi da una serie di scarse conoscenze, dalla disinformazione, o ancora peggio da fake news che contribuiscono a costruire alibi che impediscono di raggiungere l’obiettivo di smettere di fumare – dichiara Roberto Boffi, Responsabile Pneumologia e Centro Antifumo Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano – è fondamentale invece ‘conoscere per decidere’, come recita uno slogan utilizzato qualche anno fa per una campagna nelle scuole dell’Istituto Nazionale dei Tumori, ma anche affiancare e motivare il fumatore nel percorso verso la non dipendenza, un percorso non sempre facile e che il fumatore normalmente affronta da solo. Un impegno ancora più importante in questa epoca di pandemia, dove l’isolamento sociale e gli altri fattori di stress legati alla situazione emergenziale contribuiscono ad allontanare ancor di più l’obiettivo di smettere di fumare».

In tempi di Covid-19 smettere di fumare assume un valore in termini di salute ancor più rilevante. Secondo i dati recentemente pubblicati sugli Annals of the American Thoracic Society, l’abitudine del fumo è infatti un importante fattore di rischio associato a conseguenze più gravi dell’infezione da SARS-CoV2: il rischio di decesso in ambiente ospedaliero per un fumatore sarebbe circa il doppio rispetto ad un non fumatore.

Rinunciare alle sigarette è un passo fondamentale soprattutto per chi è affetto da patologie che interessano il distretto toracico, come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).

«In pazienti con patologie come la BPCO o cardiopatie è fondamentale rinunciare al fumo per evitare complicazioni anche gravi – spiega Boffi – in questi casi il difficile percorso della disassuefazione dal fumo può essere agevolato con il supporto di una terapia farmacologica antifumo; in Italia da settembre 2019 abbiamo una terapia antifumo efficace rimborsata dal Servizio Sanitario Nazionale per le persone con BPCO e in prevenzione secondaria di patologie cardiovascolari che hanno deciso di smettere di fumare».

In tutto il mondo ci sono circa un miliardo di fumatori, almeno 10 milioni in Italia: nonostante il calo degli ultimi anni, la prevalenza del tabagismo è ancora molto alta e il fumo di tabacco rappresenta a livello globale la più grande minaccia prevenibile per la salute e il primo fattore di rischio delle malattie croniche non trasmissibili. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che il consumo di tabacco sia la causa di 8 milioni di decessi ogni anno; in Italia sono attribuibili al fumo oltre 93.000 morti l’anno, con costi diretti e indiretti di oltre 26 miliardi di euro (Tobacco Atlas sesta edizione, 2016).

Smettere di fumare è un traguardo importante per la propria salute, che molti fumatori cercano di raggiungere, ma il più delle volte si trovano a fallire, perché il tabagismo è una vera e propria dipendenza. Più di 1 fumatore su 3 prova a smettere (37,9% nel 2018 – dati Sorveglianza PASSI), ma il tentativo fallisce nell’80% dei casi, e solo il 10% raggiunge l’obiettivo e riferisce di aver smesso di fumare da più di 6 mesi.

Il sito web www.cigaretteless.it rappresenta un aiuto concreto per tutte le persone motivate a smettere di fumare: al suo interno è possibile trovare tante informazioni sui benefici dello stop al fumo, con indicazioni su come smettere, test di autovalutazione, la mappa dei Centri Antifumo e altri strumenti e risorse utili al raggiungimento di questo obiettivo.

 

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