
Lo studio
La ricerca ha esaminato 788 persone, in salute e provenienti da 19 centri di 14 Paesi europei, analizzando la durata del sonno ed i fattori di rischio per lo sviluppo del diabete. I
ricercatori hanno misurato il sonno dei partecipanti e l’attività fisica utilizzando un accelerometro ad asse singolo (un dispositivo per monitorare il movimento), e anche per
misurare il rischio di diabete è stato utilizzato un dispositivo apposito, che era in grado di misurare quanto efficacemente il corpo utilizzasse l’insulina.
La quantità di sonno media è stata fissata in sette ore e dai risultati è emerso che gli uomini che dormivano di più o di meno erano maggiormente a rischio di sviluppare diabete, perché metabolizzavano peggio il glucosio e avevano più alti livelli di zucchero nel sangue.
