Diabete tipo 1: insorgenza negli adulti legata ai geni

L’insorgenza di diabete di tipo 1 anche in età adulta è legata ad alcune varianti genetiche. A dimostrarlo, per la prima volta, è uno studio dell’Università di Exeter in Gran Bretagna presentato al Congresso dell’Associazione europea per lo studio del diabete (Easd).

Il diabete di tipo 1 è causato da un attacco del sistema immunitario all’organismo, con il quale si uccidono le cellule beta del pancreas produttrici di insulina. Ciò determina nel malato la dipendenza a vita dall’insulina. Tipicamente si tratta di una malattia che colpisce i bambini o i giovani, ma può colpire anche dopo i 30 anni. Il primo ministro inglese Theresa May ne è un esempio, avendo ricevuto la diagnosi di diabete 1 nel 2013 a 56 anni. Spesso, però, tale malattia nell’adulto è confusa col diabete di tipo 2, molto più comune.

Ad essere ‘incriminate’ per lo sviluppo di questa malattia sono le varianti genetiche Dr3 e Dr4 di un gruppo di geni associati alla regolazione del sistema immunitario, il gruppo HLA. I ricercatori hanno analizzato lo sviluppo del diabete 1 in una popolazione di 120.000 individui dalla Biobanca Britannica, dalla nascita all’età di 60 anni. Tutti i soggetti erano ad alto rischio per i geni HLA. Si è così evidenziato che, sebbene il gruppo a maggior rischio genetico fosse limitato al 6,4% della popolazione britannica, esso contribuiva a ben il 61% dei casi di diabete 1.

“L’analisi della popolazione – concludono gli autori – dimostra dunque per la prima volta che specifiche varianti genetiche predispongono al diabete di tipo 1. I soggetti sopra i 30 anni e, dunque, i portatori di tale genotipo hanno il più alto rischio di sviluppare tale patologia in età adulta”.

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