
Lo studio
Menting e il suo team hanno diviso casualmente 120 pazienti in due gruppi. Il primo ha ricevuto per cinque mesi la terapia comportamentale cognitiva, mentre il secondo è stato inserito in una lista di attesa. I pazienti del gruppo trattato sono stati sottoposti a 5-8 sedute faccia a faccia con uno psicologo clinico e hanno completato 8 moduli via web. “Nel trattamento i pazienti imparano, per esempio, a regolare meglio la loro attività fisica o a ottimizzare il ciclo sonno-veglia o a cambiare le loro idee negative sulla fatica”, spiega Menting. “L’obiettivo del trattamento non è quello di imparare a far fronte alla fatica, ma quello di ridurre effettivamente la stanchezza”. Alla fine del trattamento, i punteggi relativi al grado di severità della fatica nei pazienti del gruppo CBT erano di 13,8 punti inferiori rispetto al gruppo di controllo (p <0,0001).
I commenti
“Nonostante i risultati promettenti, è necessario proseguire con le ricerche per dimostrare se gli effetti del trattamento possono essere mantenuti nel tempo e per trovare le spiegazioni del suo funzionamento”, commenta Juliane Menting. “La mia impressione è che la stanchezza sia spesso trascurata, a causa delle limitazioni di tempo connesse alla pratica clinica. Chi ha in carico il paziente diabetico è spesso concentrato su obiettivi di trattamento”, aggiunge Frans Pouwer, dell’University of Southern Denmark di Odense. Nell’editoriale che ha accompagnato la pubblicazione dell’articolo, Pouwer osserva che alcuni studi hanno suggerito come l’ipoglicemia notturna contribuisca alla stanchezza, ma gli autori non hanno affrontato questo problema nello studio. “Anche se i risultati del team di Menting devono essere confermati in ulteriori studi, quanto è emerso suggerisce che l’affaticamento cronico nel diabete di tipo 1 è suscettibile di trattamento. È una notizia positiva sia per i pazienti, sia per la ricerca futura in questa area poco esplorata”, conclude Pouwer.
Fonte: Lancet Diabetes Endocrinol 2017
Anne Harding
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
