
I risultati della ricerca dovrebbero agire come campanello d’allarme per i governi, quando decidono quanto investire in prevenzione e trattamento, scrive il redponsabile dello studio, l’epidemiologo Paul Zimmet dell’Università Monash di Melbourne, sulla rivista Nature Reviews. La diagnosi del pre-diabete è di importanza critica nel prevenire l’insorgenza della malattia, avverte.
Lo studio raccomanda l’adozione di un consenso internazionale su standard e criteri uniformi sulla registrazione dei dati sul diabete e sulle procedure per riconoscere e registrare complicazioni. Il numero di pazienti di diabete tipo 2 è più che raddoppiato negli ultimi 20 anni, riferisce Zimmet, e la cifra è tuttavia sottostimata del 25%, mentre il pre-diabete è sottostimato del 50%.
