I risultati di uno studio clinico su adulti con dermatomiosite attiva, pubblicati su The New England journal of medicine, hanno evidenziato che una percentuale maggiore di pazienti a cui venivano somministrate immunoglobuline per via endovenosa raggiungeva l’endopoint primario, rispetto al placebo. Tuttavia, la terapia è stata associata ad eventi avversi, tra cui la tromboembolia.
Post correlati
-
Tumore al polmone. Scoperta una mutazione “amica” dell’immunoterapia
Una mutazione genetica, presente in circa il 5% dei pazienti con tumore... -
Malaria. Dall’Oms le nuove linee guida operative per mantenere l’eliminazione nei Paesi a rischio
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato le sue prime linee guida globali per prevenire... -
Dagli antibiotici contro l’antimicrobico-resistenza alla ricerca nazionale, Aifa ridefinisce i criteri di innovatività dei farmaci
L’AIFA riscrive i requisiti per il riconoscimento dell’innovatività terapeutica, premiando i farmaci...