Dai microrganismi del deserto possibili nuovi farmaci

Si trovano tutti nel deserto di Atacama in Cile e potrebbero rivoluzionare il mondo dell’industria farmaceutica e dell’agricoltura. Sono funghi presenti nel sottosuolo che possono produrre antibiotici, batteri in grado di sviluppare composti che proteggono la pelle dal Sole e geni che permettono alle piante di sopravvivere bene alla siccità estrema. A spiegarlo è stato l’astrobiologo cileno Armando Azua, uno dei 15 pensatori e innovatori dei Ted Fellows 2017.

Lo studio
Nel sottosuolo della parte più interna del deserto, che è anche la più arida in assoluto, Azua ha trovato un batterio, lo Streptomyces bacillus Goderatophilus, che ”è parente di altri batteri che producono antibiotici. Pensiamo che anche questo possa farlo, ma dobbiamo ovviamente studiarlo. Un grande aiuto in un’epoca in cui servono nuovi farmaci per combattere batteri sempre più resistenti”.

Un’altra area di ricerca riguarda invece i microrganismi capaci di tollerare i raggi ultravioletti fortissimi. A Chernobyl, dopo l’incidente della centrale nucleare, è stato isolato un fungo che, producendo un composto simile alla melanina, è riuscito non solo a tollerare i raggi gamma, ma usare la luce come fonte di energia. ”La nostra ipotesi è che nel deserto di Atacama ci sia un organismo simile – continua – che anziché i raggi gamma, riesca a tollerare la radiazione ultravioletta producendo un composto simile alla melanina che funziona da protezione solare naturale”. L’ipotesi è venuta dopo aver trovato, nelle colline dietro la costa, dei batteri ‘anneriti’, che indicano che si prendono la luce solare.

L’altra possibile applicazione dei microrganismi del deserto riguarda l’agricoltura. ”Applicando un gene che consente di tollerare la mancanza d’acqua, preso da organismi di altri deserti – conclude – abbiamo dato vita a piante in grado di sopravvivere bene per settimane alla mancanza d’acqua. Con geni presi dai microrganismi del deserto di Atacama, dove le condizioni di aridità sono le più estreme della Terra, pensiamo che i risultati saranno migliori”.

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