Da dove viene il metano dell’oceano?

Sulla superficie ricca di ossigeno dell’oceano aria ed acqua si incontrano e la vita fiorisce, ma non tutti sanno che queste acque sono anche sovrassature di metano rispetto all’atmosfera, un fenomeno noto come “paradosso del metano marino”. Da dove viene questo metano? La risposta è importante, in quanto esso potrebbe passare nell’atmosfera, dove intrappolerebbe il calore creando un impatto sul cambiamento climatico 20 volte superiore rispetto al diossido di carbonio.

Il paradosso del metano marino

In precedenza si pensava che il metano potesse essere prodotto soltanto da batteri che si trovano in ambienti anaerobi, o poveri di ossigeno, ma in realtà è stato scoperto che nell’oceano esso viene prodotto dal più diffuso fra i microorganismo presente, rappresentato da un gruppo di batteri minuscoli e molto semplici chiamati collettivamente SAR11. Di solito questi batteri non producono metano, ma possono iniziare a produrlo come sottoprodotto del loro metabolismo naturale quando si trovano in carenza di fosforo.

Gli archeobatteri

Il metano deriva da una sostanza chiamato acido metilfosforico, il quale viene a sua volta escreto da un altro tipo di archeobatteri: questo acido contiene fosforo, e quanto questo elemento scarseggia, come spesso accade su base stagionale nell’oceano, i microbi SAR11 lo digeriscono, rilasciando metano. L’esatta quantità di metano prodotta in questo modo non è nota, ma in termini di ricerca di una soluzione, al momento ha più senso tentate di limitare le fonti di metano associate all’uomo, come l’estrazione mineraria, la fratturazione idraulica o l’allevamento.

Fonte: Nature Communications online 2014, pubblicato il 7/7)

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