
Curiosity ha iniziato il nuovo biennio di lavoro proprio lo scorso 1 ottobre, mettendo nel mirino due nuove destinazioni lungo il fianco del monte Sharp: un crinale ricoperto di ematite, che dista 2,5 chilometri, e un letto di rocce argillose posto poco oltre. Gli esperti della Nasa hanno selezionato queste due regioni perché argilla ed ematite si formano tipicamente in ambienti umidi. Non è un caso che questi siti si trovino nella parte superiore della cosiddetta formazione Murray: Curiosity ne ha già esplorato la parte più bassa, scoprendo che è composta principalmente da sedimenti fangosi accumulati sul fondo di antichi laghi.
La presenza di questi sedimenti indicherebbe che l’ambiente lacustre sarebbe stato duraturo: per quanto tempo sia esistito e in quali condizioni lo dirà forse Curiosity, che per circa un anno esplorerà la parte superiore della formazione Murray. Spostandosi verso l’alto, il rover potrà analizzare strati geologici via via sempre più recenti, in modo da scoprire per quanto tempo sono esistiti i laghi e dunque per quanto tempo le condizioni ambientali siano state favorevoli alla vita.
