
Lo studio
Vinita Subramanya e colleghi, della Johns Hopkins University School of Medicine, hanno studiato 1.941 donne in postmenopausa e 2221 uomini di età compresa tra 45 e 84 anni, che hanno preso parte allo studio prospettico MESA (Multi-Ethnic Study of Aterosclerosis) in sei centri medici statunitensi. I livelli sierici dell’ormone sessuale, i parametri di risonanza magnetica cardiaca e la frazione di eiezione ventricolare sinistra sono stati misurati al basale (2000-2002) e monitorati longitudinalmente. Dopo una mediana di 9,1 anni di follow-up, i livelli di testosterone libero più elevati sono stati indipendentemente associati a piccoli aumenti annuali della massa ventricolare sinistra sia nelle donne che negli uomini, mentre i livelli più alti di globulina legante gli ormoni erano collegati con minori cambiamenti nella massa ventricolare sinistra in entrambi i sessi. Negli uomini, livelli più alti di deidroepiandrosterone ed estradiolo erano collegati a una maggiore massa ventricolare sinistra. Nelle donne, i livelli di testosterone libero erano positivamente legati al cambiamento nel rapporto Massa/Ventricolo e i livelli di globulina legante gli ormoni erano inversamente legati a quel rapporto.
Le conclusioni
“Il risultato chiave cui siamo giunti – dicono i ricercatori – è che gli ormoni sessuali, in particolare gli ormoni androgeni, sono associati ad un aumento del rimodellamento concentrico che è un precursore dello scompenso cardiaco con frazione di eiezione conservata (HFpEF). La soglia per la frazione di eiezione di LV preservata è almeno del 50%. Mentre gli ormoni sessuali risultano associati ad un aumento della massa ventricolare sinistra sia negli uomini chee donne, l’associazione con il rimodellamento concentrico è stata osservata solo nelle donne, e può fornire informazioni sul ruolo degli ormoni sessuali nell’evoluzione dell’insufficienza cardiaca. Questo è importante, poiché l’HFpEF tende a colpire in modo sproporzionato le donne più anziane in postmenopausa”.
Fonte: Maturitas
Reuters Staff
(Versione italiana per Quotidiano Sanità/Popular Science)
