
Inoltre, tra tutte le variabili socio-demografiche analizzate, quella con l’effetto più potente in termini di aumento del rischio di contrarre la malattia (fino al 78%) insieme all’acquisto di prodotti al supermercato con consegna a domicilio, era vivere con un cane e portarlo a spasso. Al contrario, avere gatti o altri tipi di animali domestici non ha avuto effetti significativi sulla prevalenza della patologia. Gli autori mettono in guardia gli amanti dei cani sulla necessità di adottare misure igieniche rigorose, in quanto non è ancora chiaro se i proprietari siano stati infettati perché l’animale ha agito come ospite del virus e lo ha trasmesso direttamente, o se lo hanno preso indirettamente a causa della maggiore esposizione del cane ai veicoli del virus (cioè oggetti o superfici in cui si trova).
