
“Sulla base degli studi pubblicati in letteratura, ci aspettavamo che l’attività delle api si riducesse con l’affievolirsi della luce durante l’eclissi, raggiungendo il minimo nel momento di eclissi totale, ma quello che non ci aspettavamo – spiega Galen – è che il cambiamento potesse essere così repentino, cioè che le api continuassero a volare fino al momento di copertura totale per fermarsi solo allora, in modo completo”.
Questo improvviso silenzio è stato riscontrato da ben 16 diverse stazioni di monitoraggio acustico installate in Oregon, Idaho e Missouri: ciascuna era dotata di piccoli microfoni appesi vicino a fiori solitamente impollinati dalle api e localizzati lontano dal passaggio di veicoli o persone. In alcune stazioni sono stati rilevati anche dati relativi alla luce e alla temperatura durante le varie fasi dell’eclissi.
Si è così scoperto che durante le fasi di eclissi parziale le api rimangono attive: negli istanti immediatamente precedenti e successivi al picco di oscurità dell’eclissi totale, però, aumenta la durata del loro volo. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che le api volano più lentamente con l’affievolirsi della luce, oppure al fatto che ritornano verso l’alveare. Per risolvere la questione, i ricercatori stanno già organizzando un nuovo esperimento collettivo per la prossima eclissi totale, che sarà visibile negli Stati Uniti l’8 aprile 2024.
