
La ricerca
Le comete sono corpi celesti composte prevalentemente di ghiaccio, più si avvicinano al Sole più diventano attive: acqua e gas congelati evaporano, trascinando le particelle di polvere in superficie e formando la caratteristica chioma. Ma nel caso di 67P Churyumov-Gerasimenko gas e polvere vengono emessi dalla sua superficie sotto forma di getti. Un fenomeno insolito per una cometa che si ripete frequentemente, e quotidianamente all’alba.
I ricercatori hanno analizzato le immagini ad alta risoluzione riprese dalla telecamera OSIRIS a bordo della nave spaziale Rosetta. La cometa ha una forma irregolare: è lunga e stretta al centro. E proprio in questa regione a forma di ‘collo’, chiamata Hapi, si concentrano i getti.
Responsabili della vivace attività mattutina sarebbero due fattori: il gelo, che si forma di notte sulla superficie fredda della cometa e non appena i raggi solari lo scaldano, inizia a sublimare; e la complessa topografia della cometa che fa si che all’alba alcune zone sulla sua superficie vengono illuminate prima e maggiormente dai raggi solari, e dove quindi il gelo evapora più velocemente. In altre zone, come Hapi, che si trovano ad altitudini inferiori e ricevono i raggi solari più tardi, il gelo resta. Ed è proprio nelle cavità di questa regione, dove si trova acqua congelata, che si concentra il fenomeno delle emissioni di gas e polveri.
