Clima: nel 2080 rischio dengue e malaria per 90% popolazione

Se il riscaldamento globale proseguirà  con il ritmo attuale, entro la fine del secolo 8 miliardi di persone nel mondo, cioè  il 90% della popolazione, saranno a rischio di malaria e dengue. Lo indica uno studio coordinato dalla London School of Hygiene and Tropical Medicine, secondo cui il fenomeno riguarderà anche l’Europa, Italia compresa.

I ricercatori hanno elaborato diversi scenari utilizzando modelli matematici che tenevano conto sia delle proiezioni sulle temperature medie, sia di quelle relative all’andamento della popolazione. Per la malaria lo scenario peggiore ha stimato un totale di 8,4 miliardi di persone a rischio nel 2078, l’89,3% della popolazione mondiale stimata per quell’anno intorno ai 9,4 miliardi. Per la dengue invece nel 2080 le persone a rischio potranno essere 8,5 miliardi, mentre ora sono 3,8 miliardi.      In tutti gli scenari previsti, l’area dove saranno presenti le zanzare che veicolano la malattia è  destinata a espandersi fino a comprendere anche buona parte dell’Europa.

“Il risultato sottolinea la necessità  di agire per ridurre le emissioni e limitare i cambiamenti climatici”, scrivono gli autori della ricerca. “Questo studio – rilevano i ricercatori – suggerisce con forza che la riduzione delle emissioni potrebbe prevenire l’infezione da malaria e dengue per milioni di persone, e mostra che uno scenario a basse emissioni riduce significativamente il periodo di trasmissione, oltre che il numero di persone a rischio. Ma chi si occupa di sanità  pubblica dovrebbe comunque essere pronto per tutti gli scenari, soprattutto in aree attualmente libere da queste malattie e con sistemi sanitari che potrebbero essere impreparati”.

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