Sono stati raccolti dati che suggeriscono che i testimoni oculari dei crimini ricordano i dettagli in modo più accurato se chiudono gli occhi e che costruire un rapporto con il testimone lo aiuta a ricordare ancora di più. L’esperimento si basava sull’assistere ad un filmato in cui veniva commesso un crimine in appartamento, che ritraeva in particolare un elettricista che vi entrava per effettuare delle riparazioni e poi trafugava alcuni oggetti oppure anziani che venivano scippati per la strada. Il soggetto era poi chiamato a rispondere ad alcune domande sull’accaduto in diverse possibili condizioni. In particolare, è stato riscontrato che chiudere gli occhi mentre si risponde alle domande aiuta il richiamo di ricordi tanto visivi quanto uditivi. Inoltre, se la costruzione di un rapporto con il testimone migliorava la qualità e la quantità dei ricordi stessi, essi venivano comunque riferiti in modo più preciso ed approfondito se gli occhi del testimone erano chiusi. I testimoni, tuttavia, riferiscono che la creazione di un rapporto personale con chi li interrogava migliorava la propria sicurezza e la confidenza con quanto stavano facendo, ed in particolare con l’effettuare la propria deposizione con gli occhi chiusi. Si tratta di un particolare molto utile da tenere in considerazione se le scienze forensi vorranno incoraggiare i testimoni stessi ad applicare questa utile tecnica durante le loro deposizioni. (Legal and Criminology Psychology online 2015, pubblicato il 16/1)
Post correlati
-
Zenzero vs cancro: dalla ricerca giapponese nuove prospettive terapeutiche
Uno dei composti bioattivi contenuti nello zenzero potrebbe rivelarsi un inaspettato alleato... -
SMA Talent School: primo anno da record per il progetto Roche dedicato ai pazienti
“La voce è un mezzo molto forte in grado di cambiare la... -
“Disinfetta con Sapienza”. Al via la campagna sul corretto uso dei disinfettanti
Fornire, non solo gli addetti ai lavori, ma anche al grande pubblico...