
Kaeding ha presentato i dati al meeting annuale dell’American Orthopaedic Society for Sports Medicine a Colorado Springs.
“Il tentativo di riparare menischi strappati quando fattibile è importante per la salute a lungo termine dell’articolazione di pazienti ACL. Se il menisco non può essere salvato, occorre far presente al paziente che c’è un significativo aumento del rischio di sviluppare artrite del ginocchio e bisogna prevedere misure appropriate a lungo termine per ridurre al minimo i fattori di rischio aggiuntivi, come l’aumento di peso e l’impatto di attività di carico ripetitive e prolungate”, prosegue Kaeding.
Lo studio
Lo studio comprendeva 134 pazienti sottoposti a ricostruzione del ACL che successivamente hanno richiesto una revisione della procedura. Dal momento della loro prima procedura di revisione, il 25,4% dei pazienti ha subito deterioramento articolare della cartilagine per oltre il 25% della superficie della parte condrale laterale. Il 23,9% ha invece mostrato un deterioramento nel compartimento mediale e il 23,1% ha avuto un deterioramento della superficie condrale femoro-rotulea.
Tra i diversi fattori di rischio studiati per la degenerazione della cartilagine, lo stato del menisco sembra essere il più importante, soprattutto nel compartimento laterale. La rimozione di più del 33% del menisco laterale sembra aumentare le probabilità di degenerazione della cartilagine di 13,5 volte. “Questa non è una novità, piuttosto lo studio sostiene ciò che molti credevano: cioè che il menisco è parte integrante nella protezione del ginocchio e delle superfici cartilaginee da degenerazione”, afferma Elizabeth Matzkin, responsabile di Womes’s Sports Medicine alla Harvard Medical School di Boston, che non è stata coinvolta nella ricerca.
Altri fattori di rischio trovati includono l’età e il grasso corporeo. Ogni anno di età del paziente aumenta le probabilità di degenerazione del 5%, e l’indice di massa corporea secondo lo studio sembra aver aumentato le probabilità di danni alla parte femoro-rotulea.
“La limitazione dello studio è che ha considerato solo pazienti che hanno richiesto una revisione della ricostruzione del ACL. Forse le ricostruzioni ACL iniziali in queste persone non erano così stabili e facevano più affidamento sul menisco rispetto ai pazienti che non hanno richiesto un revisione. Un gruppo di controllo avrebbe reso migliore questo studio”, conclude Matzkin.
Fonte: The American Orthopaedic Society for Sports Medicine
Rob Goodier
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

 
                                         
                                 
                                 
                                